21 ottobre 2017 Archeotrekking negli scavi delle Ville Romane di Stabia: archeologia e vulcanologia a confronto per comprendere i segreti delle eruzioni del Vesuvio

Iscrizione obbligatoria e gratita entro il 15/10/2017

Contatti: Giuliana Alessio  339 6545655 giuliana.alessio@ingv.it

Escursione con possibilità di bus in caso di raggiungimento di numero minimo di partecipanti, prenotarsi per tempo

Programma completo

AVVISO modifica sede della conferenza:
la conferenza si terrà in via San Vincenzo, n.15 presso CPS, con inizio sempre alle ore 9

Il programma dell’archeotrekking ha inizio con un seminario sulla storia eruttiva del Somma-Vesuvio e dei suoi effetti sul territorio, sull’uomo, ed in particolare sulle città romane colpite dall’eruzione pliniana del 79 DC, ed è organizzato in diversi momenti per poter meglio comprendere le particolarità e la complessità dell’attività del Vesuvio, attraverso le tracce delle sue eruzioni visibili negli scavi archeologici delle città sepolte, in particolare la città romana di Stabiae. In tal modo si intende anche stimolare la conoscenza e la consapevolezza dell’area vulcanica attiva in cui viviamo, nonchè valorizzare i luoghi attraversati anche sul piano naturalistico e antropologico.
La seconda fase si svolge negli scavi della Stabiae romana, che svolgeva un importante ruolo strategico e commerciale fin dall’VIII secolo a.C. e fino all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.; in questo periodo, sul ciglio settentrionale del pianoro di Varano, sorgevano numerose villae in meravigliosa posizione panoramica, concepite prevalentemente a fini residenziali, con vasti quartieri abitativi, strutture termali, portici e ninfei splendidamente decorati. Nel corso dell’evento si visiteranno tre ‘villae’ non ancora completamente indagate: ‘Villa S. Marco’ che, con una superficie di 11.000 mq., è una delle più grandi tra le ‘villae’ romane a carattere residenziale; ‘Villa Arianna’, la più antica, che deve il nome alla grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta nella parete di fondo del triclinio; il ‘Secondo complesso’ del Varano, affiancato alla precedente struttura (www.pompeiisites.org).
A conclusione del nostro percorso, visiteremo la Mostra “Dal Buio alla luce”, nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia e la locale Amministrazione Comunale, che presenta reperti provenienti sia dalle ville rustiche dell’ager stabianus sia dalle lussuose e panoramiche domus costruite sulla collina di Varano, esplorate e reinterrate nel Settecento, riportate successivamente alla luce a partire dal 1950. La mostra riporta in sette sale del palazzo reale, 38 bellissimi reperti provenienti dal sito archeologico stabiano. Una menzione particolare spetta allo stupefacente carro in metallo e legno carbonizzato che, rinvenuto nel 1981 nel quartiere rustico di Villa Arianna, è stato oggetto di un accurato intervento di restauro filologico. (www.pompeiisites.org). L’esposizione è accompagnata da pannelli descrittivi di chiara lettura e da pannelli provenienti dalla mostra archeologica, Stabiae Svelata, allestita dal Comitato per gli Scavi di Stabia nel 2012 con la collaborazione della Soprintendenza di Pompei.