11-14 maggio 2023 – Spedizione alpinistica del CAI Napoli in Marocco

11-14 maggio 2023

La spedizione alpinistica del CAI Napoli Djebel Toubkal (4167 m), la vetta più alta del Marocco

Capo spedizione: Ivan Ciano

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2023 maggio - Spedizione alpinistica CAI Napoli in Marocco
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Riceviamo e pubblichiamo il diario della spedizione alpinistica napoletana

Djebel Toubkal (4167m), Adrar-N-Drer (Montagna delle montagne) in Amazigh, fu riconosciuta solo nel 1922 come la vetta più alta dell’ Alto Atlante e del Nord Africa. Quando i primi europei – il marchese di Segonsac, Vincent Berger e Hubert Dolbeau – scalarono la montagna il 12 giugno del 1923, trovarono in vetta un cairn (ometto di pietra) eretto dalle popolazioni berbere locali.
Giovedì 11 maggio 2023: Roma-Marrakesh-Aroumd
Parto da Roma Ciampino con volo diretto per Marrakech Menara insieme a Ignazio Ciccolella, Elvira Cherubini, Mario D’Orsi, Pellegrino Palumbo, Mirko Esposito del CAI Napoli e Umberto De Luca del CAI Benevento.
In Marocco, ad attenderci all’ aeroporto, c’è Abdul dell’ agenzia locale Toubkal Voyages.
Ci trasferiamo con minibus a 68 km  a sud di Marrakech nella Valle Ait Mizane. Superata Imlil, salutiamo Abdul e iniziamo a salire con tutto il nostro carico verso il lodge Mount Toubkal di Hassan ad Aroumd. Pernottiamo così presso questo villaggio berbero a 1900 m di altitudine per favorire l’ acclimatamento.
C’è molta quiete in questo borgo rurale. A tarda sera e prima dell’ alba, il silenzio è rotto dal richiamo dei fedeli alla preghiera  del Muezzin. La sua voce si diffonde tutto intorno dall’alto minareto della moschea.
Venerdì 12 maggio 2023: Aroumd (1900 m)-Refuge CAF Toubcal (3207 m)
Oggi abbiamo raggiunto il Rifugio CAF Toubkal Nelter (3207m) dal villaggio di Aroumd con la guida Said, i portatori e i muli. L’ ingaggio di guide alpine marocchine è obbligatorio da quando furono uccise nella Valle di Imlil due giovani donne scandinave nel 2018. Inoltre, ci sono tre presidi di polizia che controllano tutto il sentiero di avvicinamento alla via normale del Toubkal.
La mulattiera, che si snoda verso l’alta Valle di Imlil, è molto trafficata. Nel primo tratto attraversa case e noceti e costeggia il fiume Ait Mizane. Su, a 2500 m di quota ci siamo fermati al Marabutto di Sidi Chamharouch, il re dei Djiin (demone convertito dal profeta Maometto nel Corano). Questo santuario pre-islamico è meta di pellegrinaggio, vi si sacrificano animali e si praticano esorcismi. Durante la prima giornata di marcia abbiamo percorso 12 km e 1300 m di dislivello nell’assolata Valle di Imlil.
Sabato 13 maggio 2023: Refuge CAF Toubcal (3207 m)-Jebel Toubcal (4167 m)
Alle ore 7 del mattino, ci lasciamo il rifugio alle spalle e iniziamo la scalata con Said.
La montagna in questo periodo è ancora ricoperta di nevai da attraversare con pendenze che raggiungono i 30° sotto il Tizi n’ Toubkal, passo a 3940 m di altitudine. Poi dopo un ultimo sforzo in cresta, reso ancora più faticoso dall’ effetto dell’alta quota sul corpo, tra sfasciumi di roccia arriviamo in vetta al Jbel Toubkal 4167 m. Rientriamo al rifugio per una variante scendendo da un versante molto scosceso, evitando così il nevaio ghiacciato del Tizi n’ Toubkal salito poco prima. In basso riprendiamo la stessa traccia dell’andata e raggiungiamo il Rifugio CAF. Nel complesso questa via in primavera raggiunge il grado di difficoltà alpinistica F.