Domenica 16 gennaio 2022 – Monti di Sarno – Pizzo d’Alvano

 

Domenica 16 gennaio 2022

Monti di Sarno

Pizzo d’Alvano (1133 m) da Pian della Colla per Piano di Prato

Direttori: Fiorella Franzese 331 5464047 – Zila Carnevale

Escursione AR – Dislivello 750 m – Difficoltà: E – Sviluppo del percorso 12 km – Durata 5 ore

Mezzi di trasporto: mezzi propri

Appuntamento: contattare il Direttore di escursione

Massimo 10 partecipanti. Green pass rafforzato e autodichiarazione. Mascherine, igiene delle mani, distanza.

Descrizione del percorso: I Monti di Sarno confinano con la Piana Campana, con i Monti di Lauro a nord – ovest, i Monti di Salerno ad est e la Valle Nocerino – Sarnese a sud. Il gruppo montuoso del Pizzo d’Alvano è costituito da calcari e conglomerati sovrapposti da depositi piroclastici di provenienza vesuviana da cui sgorgano le tre sorgenti: Rio Foce, Rio Palazzo e Rio Santa Marina confluenti nel Fiume Sarno (fiume Sarro).
Sarno, antica città fluviale, già nota a Virgilio che nel libro VII dell’Eneide declamava in versi il popolo dei sarrasti “Sarrastis populos et quae rigat aequora Sarnus”.
Il percorso inizia giungendo dalla frazione di Sarno, Episcopio, arrivati a un incrocio a est per il sentiero n. 430 si giunge al Castello e al Borgo Terravecchia per il Saretto, invece si prosegue a nord – ovest per una strada sterrata e dopo circa 300 m si arriva allo slargo Pian della Colla (409m), crocevia per i sentieri dei Monti di Sarno. A Nord – Est si va per il sentiero n. 431 alla Sorgente Sant’Angelo passando per la grotta del Vallone Santa Lucia. A nord – ovest in direzione di Quindici verso i Monti di Lauro si sale per il sentiero Cai n. 432 per arrivare al Pizzo d’Alvano. Pertanto, salendo in direzione Ovest intravedendo le sporgenze rocciose di fronte tra la vegetazione arborea della macchia mediterranea si lascia il Saretto e il Saro alle spalle, fiancheggiando muretti a secco tra un sentiero ben segnato. Il percorso è impegnativo e dal notevole dislivello: il primo tratto del sentiero attraversa un bosco ceduo fino a quota 600m alle pendici della Pestella della Ria, sporgenze rocciose sorvolate da falchi imperiali, qui l’escursionista può godere del panorama della Valle nocerino – sarnese, sede della civiltà italica fluviale dei sarrasti, come testimonia il ricchissimo materiale archeologico ritrovato e raccontato da S. D’angelo in “La Sarno protourbana e perifluviale dei Sarrasti” a cura di Edisud Salerno, del 2004.
Quindi, si continua per un sentiero ben calpestato utilizzato dai cavalli per salire fino alle Montagne della città (886m), si attraversano castagneti e vegetazione arborea, come il mirto, ginestra, pungitopo e molti rovi giganti il tutto ricoperto da edera, per poi iniziare a scendere di poco fino a un pianoro Piano di Prata (842m), da qui si continua procedendo per una strada sterrata per circa 2 km, dopo di che si imbocca l’ultimo tratto del sentiero che in circa 1h con (dislivello di circa 300m) consente di raggiungere la vetta. Arrivati sul Pizzo d’Alvano si vede: la Piana Campana, Napoli con il Vesuvio e il Golfo di Napoli, i Monti di Lauro, i Picentini e i Monti Lattari; dopo una breve sosta si riprende il cammino del ritorno per lo stesso percorso.

Equipaggiamento: 1,5 litri di acqua, colazione al sacco, scarponi, giacca a vento, abbigliamento a strati da montagna, cappello, guanti, occhiali da sole, mantella antipioggia, consigliati i bastoncini telescopici

NON SOCI CAI: contattare preliminarmente il direttore di escursione. Assicurazione obbligatoria (Euro 11,50) da pagare entro il venerdì precedente a mezzo bonifico bancario intestato a Club alpino italiano – Sezione di Napoli – IBAN IT47E0623003539000035438155, specificando la data della gita, il nome e la data di nascita ed inviando la ricevuta del bonifico ai direttori di escursione.

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