2 settembre 2018 – Monte Scalambra

ESCURSIONE AL MONTE SCALAMBRA (1420 m ) PARTENDO DAGLI ALTIPIANI DI ARCINAZZO

Quota di partenza: m. 880
Quota massima: m. 1420
Dislivello in salita: m. 590
Sviluppo del percorso: km. 12
Durata: ore: 6,00 soste escluse
Difficoltà: E
Tipo: Anello
Equipaggiamento: abbigliamento da montagna a strati, scarponi da trekking, bastoncini telescopici – eventuali – , giacca a vento o mantella, pile leggero, crema solare, occhiali da sole, macchina fotografica.
Colazione: al sacco
Acqua: portarsi almeno 1,5 litri a testa in quanto il sentiero in buona parte è esposto al sole
Mezzi di trasporto: auto proprie
Appuntamento: contattare il direttore di escursione
Direttore: Simone Merola 3931971038 Terenzio De Tommaso

 

I NON SOCI C.A.I. ALL’ATTO DELLA PRENOTAZIONE SONO TENUTI A STIPULARE L’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA IL VENERDI’ PRECEDENTE L’ESCURSIONE

Descrizione percorso

Si parte dalla strada 441 Sublacense. Si attacca dopo poco la salita lungo cresta del Monte Scalambra. La salita si presenta con una pendenza non eccessivamente impegnativa. Si raggiunge il Santuario Madonna della Pace posta in cima al Monte Serrone. Il ritorno avviene lungo le coste a nord del monte Scalambra.

Il Monte Scalambra (1420 m) è una delle cime dei Monti Ernici, l’estrema propaggine occidentale della catena montuosa, posta fra la Valle del Sacco e la Valle dell’Aniene. Il massiccio a cui appartiene si sviluppa fra la provincia di Frosinone e quella di provincia di Roma, ricadendo nei comuni di Serrone e Piglio per il versante frusinate, Affile, Arcinazzo Romano e Roiate per il versante romano.

Alle pendici si trovano cinque santuari, l’eremo di San Michele, che dà il nome alla località Coste di San Michele, il pendio immediatamente sottostante il monte fra Serrone e Piglio, il convento di San Lorenzo, la Madonna del Monte fra Piglio gli altipiani di Arcinazzo, il piccolo santuario della Santissima Trinità e quello della Madonna delle Grazie a Roiate.

Biodiversità

L’area presenta diverse specie rare. Fra gli insetti la rara ed endemica farfalla Melanargia arge che nella zona è stata ripetutamente individuata, per cui l’area è stata dichiarata sito di interesse comunitario (SIC). 

Non si segnalano altre importanti presenze faunistiche, salvo che Hystrix cristata.

 

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