Sabato 30 giugno-domenica 1 luglio 2018 Escursione al Monte Velino

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CLUB ALPINO ITALIANO
SEZIONE DI NAPOLI

 

Escursione Parco Naturale Regionale Sirente-Velino M. Velino (2486) da Piano di Pezza

Intersezionale CAI Antrodoco – CAI Napoli

Partenza: piano di Pezza (1535 m)
Dislivello: 1150 m circa
Durata: ore 8 (escluse soste)
Difficoltà: EE.
Escursione riservata ai soci CAI
Equipaggiamento: scarponi, bastoncini, giacca a vento, cappello ed occhiali da sole, indumenti di ricambio.
Cartografia: Gruppo Velino-Sirente- I sentieri montani della provincia de L’Aquila – CAI Abruzzo- scala 1:25.000
Colazione al sacco da portare, acqua almeno 2 litri
Mezzi di trasporto: auto proprie, partenza sabato 30 giugno ore 15, pernottamento ad Ovindoli (B/B Borgo Antico, oppure Park Hotel, o a scelta)
Accompagnatori: Giuliana Alessio (CAI Napoli) 339 6545655, Eligio Boccacci (CAI Antrodoco)

Il massiccio del Sirente-Velino

Il gruppo Sirente-Velino costituisce una sorta di cerniera attraverso cui passano i flussi faunistici tra le diverse aree dell’Appennino. Ha una importanza topografica strategica, in quanto costituisce un imprescindibile raccordo tra i monti del Reatino, i Simbruini settentrionali, l’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (a sud-est) e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (a nord).
I due massicci denotano diversità e somiglianze sia per la vegetazione che riveste le loro pendici sia con riferimento alle loro origini. Pur essendo separati dall’Altopiano delle Rocche, i due gruppi possono essere considerati unitariamente in riferimento alla stessa origine geologica e tettonica.
Il gruppo del Velino si presenta in gran parte privo di vegetazione appariscente e con un predominio di aree semidesertiche, mentre la catena del Sirente (ad esclusione di alcune zone a sud e di vetta) ospita estese e rigogliose formazioni vegetali.Il massiccio del Velino, posto nella parte occidentale dell’area Parco, è uno dei più imponenti ed estesi dell’Appennino Centrale. La tormentata e complessa struttura orografica che lo distingue determina una grande varietà di microclimi e di ambienti: ne risulta una ricchezza biologica di grande rilievo, con una ventina di comunità vegetali ben distinte, comprese nelle quattro fasce altitudinali che si succedono dai piedi del massiccio (m 1.000 circa), sino alla sua cima (m 2.486); in tale ambito si contano circa 600 specie vegetali e 190 specie di vertebrati, regolarmente censite sinora.
Da una quota minima di 987 m (Bocca di Teve), il massiccio del Velino si innalza sino a cime che superano i 2.000 metri di altitudine, come quello del Monte Velino (2.487 m), che è la terza vetta dell’Appennino, del Monte Cafornia (2.424 m), del Monte di Sevice (2.331 m), del Monte Rozza (2.064 m).
La natura geologica del massiccio è caratterizzata dai calcari organogeni del Cretaceo, molto compatti e permeabili; solo alcuni pianori di alta quota sono costituiti da formazioni marnose, meno permeabili e con pedogenesi più veloce.Il Velino dà la possibilità di osservare una grande varietà di fenomeni geomorfologici. Imponenti manifestazioni del glacialismo quaternario sono quelle della Valle Maielama (aperta dal 15 agosto al 15 febbraio) e della Val di Teve, due grandi valli glaciali con sezione ad U, lunghe fino a 5 km e profondamente incassate tra alte pareti a precipizio. Esse presentano frequenti segni lasciati dai ghiacciai che le hanno formate: soglie glaciali, accumuli morenici, massi erratici, rocce montonate, valli sospese (tra le quali la più grande è quella della Genzana che confluisce nella Valle Maielama). (www.parcosirentevelino.it)Il nostro itinerario è il sentiero n. 1 della mappa dei sentieri montani della provincia de L’Aquila, e parte da Capo Pezza, 1535 m, risale la Valle Cerchiata, valica il Colle dell’Orso (2175 m), scende al colle del Bicchero (2075 m), per poi risalire al M. Il Bicchero (2161 m). Il sentiero prosegue poi verso M. Cafornia (2409 m); poco prima di arrivare sulla cima si devia sulla destra e con ripido pendio si raggiunge la vetta del M. Velino (2486 m).  Ritorno sullo stesso sentiero dell’andata. 

Locandina_Velino_2018