8 Ottobre 2017 – PARCO REGIONALE DEI MONTI LATTARI: DA MOIANO A S. MARIA DI AGEROLA PER CAPO MURO

Escursione in bus, prenotarsi per tempo. Chiamare Antonio Fiorentino 3337373268
Fermate andata: P. Medaglie d’Oro, P. Sannazzaro, Via G. Ferraris/INPS; fermate ritorno: solo Via G. Ferraris

Quota massima m: 1072
Carta escursione: C.A.I. Monti Lattari 1:30000
Rientro previsto: 18.00
Percorso A: Difficoltà: E/EE – Km. 11 circa – Dislivello: + m. 630, – m. 340 – Durata: 7 ore
Percorso B: Difficoltà: E      –   Km. 6 circa   –  Dislivello: + m. 300, – m. 300 – Durata: 4 ore
Equipaggiamento: scarponi, abbigliamento a strati da montagna, cappello, guanti, occhiali da sole, lampada frontale. Utili i bastoncini. Colazione al sacco. 1,5 litri d’acqua
Appuntamento: Per i soci: Contattare i Direttori di escursione.
Per i non soci: Obbligatoria presenza in sezione il Venerdì precedente l’escursione  per un incontro preliminare e per versare la quota Assicurativa di 8 Euro. Si rammenta che Castel dell’Ovo chiude alle 18.00.
Direttori: GIUSEPPE ANNUNZIATA (3493277886) – ANTONIO FIORENTINO (3337373268)

Da Moiano (n.303, S-E) prendiamo una stradina lastricata che termina con degli scalini che ci conducono a S. Maria a Castello (m. 663), che fu un avamposto del Ducato di Amalfi. Il sentiero che ora percorreremo (inizialmente n.300), una volta metteva in comunicazione la conca di Agerola (nostro arrivo), con Vico e, attraverso alcune bretelle, le località sulla costa. E’ chiamato anche ‘Via alta del Sentiero degli Dei’ dato che corre, a tratti, quasi parallelo a quello più famoso in basso.

Ampi gradoni (E), affiancati da quel poco che resta di cipressi e pini sopravvissuti a successivi incendi (fino a Capo Muro), nascondono e in parte rivelano lo stupendo panorama tra Capri e Punta Licosa. Volgendo lo sguardo in basso scorgiamo le bianche case di Positano mentre alle nostre spalle le semplici linee della Chiesetta di S. Maria a Castello con sullo sfondo M. Comune (m. 877). Dopo 2 Km giungiamo ad una antica caserma della guardia forestale (m. 767). Da qui il sentiero n. 300 sale alla Conocchia a sx ed un altro, il n. 329, scende a Montepertuso a dx.

Il gruppo – E – dopo una sosta prolungata torna indietro. Gli altri proseguono dritti per il N.302. Anche qui ci sono stati incendi e si trovano tronchi a terra che ostruiscono, in alcuni punti, il percorso. Passiamo per un brullo boschetto fino a giungere ad un crestone che scende dalla Conocchia. Cominciamo a vedere la frana che il 4 Gennaio 2002 si staccò da M. Catiello/Caldara (m. 1326), portando giù oltre 6000 m3 di roccia e si incanalò lungo il Vallone Porto. Attraversando un bosco (il dislivello aumenta), giungiamo ad un speroncino panoramico. Siamo circondati per tre lati dai fianchi dirupati della Conocchia (m.1376), Molare (1444), Canino (m.1425), Caldara (m.1326) e, davanti a noi (S-O), il mare. Saliamo ancora un poco fino sull’orlo della frana (m.930 circa). Il vecchio tracciato più in basso venne spazzato via nel 2002. Davanti a noi c’è il nuovo tracciato che in sicurezza permette di attraversare i grossi massi passando all’altro lato. Transitiamo velocemente buttando una veloce occhiata sulle ns teste, su M. Catiello. E’ ancora visibile il punto di distacco della frana! Subito si salgono degli alti gradini, con una staccionata malandata (!) alla ns dx che in pochi minuti ci portano più sopra di 100 m. Ora il sentiero guadagna lentamente metri tra fitti alberelli ‘carbonizzati’ fino a Capo Muro (m. 1072), col suo caratteristico masso a forma di fungo. Dietro di noi la costa fino ai Faraglioni di Capri, a dx M. Tre Calli m. 1122, davanti a noi la conca di Agerola.  Il Ducato di Amalfi qui si procurava il legname per le sue navi.

Svalichiamo, continuiamo per il n. 302 (N-E) per 200 m., poi a dx scendiamo tenendoci sulla sx di un costone roccioso (E). La traccia perde rapidamente quota nel bosco tra pietre e piccoli salti nel terreno dovuti all’erosione della pioggia. Nella parte finale il percorso diventa più semplice e arriviamo in località Locoli (m. 790 circa). Per stradine, tra case sempre meno rade, si giunge alla Chiesa di S. Maria della Manna (XIII secolo) e poco lontano sullo slargo lungo la SS366 (m. 670 circa), ci sarà il pullman ad attenderci.

2017.10.08 Scheda da Moiano a S. Maria di Agerola per Capo Muro (1072 m.)